Freienbühel

La nostra meta di oggi è la chiesa di Freienbühel. Per accorciare la salita ci portiamo con le due ruote fino ad Albes e da li proseguiamo a piedi per il sentiero numero dieci.

Dopo essere usciti dalla stretta valle posta in ombra, raggiungiamo il paese di Afers, la chiesetta è poco lontana.

Il colle sul quale è stata eretta la chiesetta ha qualcosa di particolare, da colle delle streghe (Hexenbühel) divenne un colle libero (Freienbühel), luogo avvolto da misteri e leggende.

Tutto parte da Balbina, secondo questo racconto, tutto iniziò intorno all’anno 1713, quando una giovane orfana di nome Balbina venne dall’area ladina attraverso il Passo delle Erbe al maso Pedaferer Hof, dove fu presa in cura e crebbe. Inizialmente fu ben accolta, ma quando scoprirono che era figlia di una donna accusata di essere una strega, inizio il suo calvario. Sposò un ricco contadino, partorendo tre figli e per porre fine alle voci sulla stregoneria, chiese al marito di costruire un santuario sul colle, nella speranza di purgare le credenze superstiziose in streghe e demoni. Ma prima di iniziare i lavori la peste invase il paese, e portò con sé il marito, i tre figli e molti altri abitanti del villaggio. Il maso fu poi incendiato e Balbina morì mentre era in preghiera davanti all’immagine della santa Maria.

Questo spazio su una collina attorniata di bosco divenne presto un luogo di pellegrinaggio dedicato alla figura femminile, alla madre di Gesù.

Questa è una delle leggende che si raccontano, ma ce ne sono altre avvolte nel mistero.

Siamo scesi, passando per St. Jakob, Gollereck, Klerant , Musberg per tornare poi ad Albes, dove avevamo parcheggiato le biciclette. In tutto erano 33,86 km, di cui circa undici in bici e 1.448 m. di dislivello in salita e 1.564 m. d.d. in discesa. Breve pausa ad Afers, dove una cara amica ci ha invitato a gustare degli ottimi tirteln.

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