Scheibenberg in inverno

Scheibenberg 1.925 m da casa – 1.360 m.di dislivello

Questa volta partiamo da casa a bordo della due ruote muscolare e la parcheggiamo all’inizio del sentiero “Carl Told”. Inizialmente si segue una vecchia carrareccia ombreggiata, che in passato collegava il maso Steiner, costeggiamo il torrente Spiluckerbach detto anche Ruschitte (il torrente secco), poi dopo alcuni tratti piuttosto ripidi, raggiungiamo la bella e panoramica radura della Spilucker Platte.

Sotto di noi la conca di Bressanone fa da sottofondo alle Dolomiti, conca che delimita il territorio settentrionale più freddo con quello a sud più temperato, coltivato a viti e castani. Lo scrittore Ludwig Steueb che ha dedicato i suoi studi agli usi e costumi della regione alpina descrive questo luogo come: “Bei der Brixner Klause beginnt das Land der Wunder”.

Poi passiamo in prossimità del borgo di Spiluck (Spilukke dal 1.147), nel quale vivono una novantina di persone, poche case ma tra queste tre posti di ristoro, dove nei periodi ante-confinamento si pranzava ottimamente. (all’Ortner ci ho passato alcuni capodanni). Non ci viene incontro l’orso del patrono del borgo “San Gallo” che viene festeggiato il 16 di ottobre, ma un camoscio sceso più in basso in cerca di foraggio. Nei dintorni del passo Malsitter ci sono ancora resti delle ultime fosse/trappole per catturare gli orsi e tra Spiluck e la malga Zirmaid resti delle fosse per catturare i lupi. Trappole in disuso, anche se nel frattempo orsi e lupi sono ricomparsi e si stanno riprendono il proprio spazio, come l’orsa Vida che nel 2001 aveva trascorso il letargo invernale nel Bärenleger, nella valle adiacente di Scaleres.

Riprendiamo il sentiero, sempre piuttosto ripido e meno danneggiato dalla neve di novembre, oggi eravamo attrezzati con seghetto e cesoia, ma non ci sono serviti.Oggi giornata particolarmente calda, ci godiamo il panorama, gustandoci due birre fresche e dopo breve pausa scendiamo dall’altro lato verso la Spilucker Lacke. Poco sotto ci incamminiamo sulla pista dei slittini, che è in ottime condizioni, un peccato per tutto il lavoro di preparazione.Passiamo sotto la falesia Waldkofel, anche questa soleggiata ma senza arrampicatori. Infine riprendiamo il sentiero dopo il paese per tornare a Varna.

In compagnia di Peter

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