Rifugio Berti
Giro ad anello con partenza dal Passo Monte Croce Comelico, passando per la conca del Lago dell’Orso e forcella Pian della Biscia, poi breve salita al punto panoramico del Monte Colesei, quindi discesa alla forcella e proseguimento alla base della parete est del Creston Popera lungo una cengia che porta al ripido canale che con rapide serpentine, porta all’ex rifugio Olivo Sala (abbandonato) e quindi discesa lungo un sentiero fino al rifugio Berti, ancora chiuso (apre il prossimo fine settimana).
Poi discesa nella Valgrande, lungo un sentiero che porta direttamente al rifugio Lunelli dove abbiamo pranzato. Scendendo bisognava passare accanto continue cascate e ruscelli in piena, che scorrevano sul sentiero.
Dal Lunelli siamo risaliti lungo il sentiero 155 nel Bosco Sotto Colesei, che con un sali e scendi in prati e boschi in piena fioritura ci ha riportati al passo.
Luoghi storici, con resti di un accampamento romano al Passo e simbolico luogo di confine tra il Tirolo e la Repubblica di Venezia (ceppo di confine con le indicazioni del trattato di Rovereto del 1753), così come molti resti della prima guerra mondiale e della seconda con i resti delle imponenti fortificazioni del Vallo Litorio, più conosciute col nome di “Linea non mi fido”, costruite durante il periodo fascista per contrastare un’eventuale avanzata tedesca, ma mai utilizzate nel conflitto bellico.
In questo piccolo territorio sono concentrate le tracce di oltre 2000 anni di storia
In compagnia di Luciano e Peter.