Kortscher Schafberg

Kortscher Schafberg 3.115 m. da Kurzras/Schnalstal

sentiero mai troppo ripido, anche dopo il Lagaunbach lungo le serpentine che portano al Taschljöchl (2.772 m). Il più bello viene dopo la forcella e la rovina del rifugio Heilbronn. Lungo un sentiero ben visibile ma non contrassegnato con i segnavia colorati inizia il sentiero dei laghi, prima si vede la Schwarze Lacke, poi più in basso verso Silandro il Kortscher See, poi scendendo per circa cinquanta metri si passa accanto al primo lago della fame, poi poco sopra quello più grande denominato Hungerschartensee e da qui si prosegue lungo un sentiero contrassegnato con omini di pietra fino alla cima del Kortscher Schafberg. Lungo il nostro tragitto dopo la rovina del rifugio Heilbronn solo altre tre escursioniste locali.

Alcuni cenni sul rifugio: Nel 1910 la Sezione di Heilbronn del Döav vi costruì un rifugio e negli anni successivi una bella mulattiera che saliva dalla Val Venosta. Di tutto questo rimangono pochi ruderi e un riparo d’emergenza. Requisito infatti dopo la grande guerra, venne assegnato alla Sezione di Verona del Cai, che lo acquisì con un onere non indifferente. Lo risistemò e riaprì nel 1926 come Rifugio Verona. Cinque anni dopo, nel 1931, andò distrutto in un incendio.

In compagnia di Astrid

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