Ferrrata della memoria

Oggi sono tornato nella valle del Piave per salire la “Via ferrata della Memoria” che offre anche la possibilità di riflettere ed osservare da un punto di vista completamente diverso l’inquietante diga del Vajont e della stretta gola nella quale, il 9 ottobre 1963, la massa d’acqua della diga si incanalò per poi riversarsi nella sottostante valle del Piave radendo al suolo il paese di Longarone ed alcuni villaggi vicini.

Ricordo ancora la notte del mese di ottobre del 1963, il trambusto, l’inquilino che abitava sopra di noi, volontario dei vigili del fuoco, parti con la propria squadra di soccorso e tornò dopo una settimana straziato e mortificato da quello che aveva visto.

Trent’anni fa passai per la prima volta in quei luoghi, le mura della diga prosciugata mostravano una ferita indelebile nella valle.

La gita di oggi era organizzata egregiamente dalla sezione cittadina del CAI, mi sono aggregato al gruppo di dieci persone che sono salite lungo la ferrata, altrettante hanno percorso un sentiero tematico.

Percorso interessante, ferrata esposta, non proprio semplice, specialmente con il sole cocente, comunque bella.

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