Sardegna da est a ovest
La grande attraversata della Sardegna (ca. 220 km) da Cala Gannone a Tharros
20.04.1986: da Cala Gannone alla Cala di Luna – ore 3 –
21.04.1986: da Cala di Luna a Urzulei – 5 ore fino al guado di Teletotes ed altre 5 ore fino a Urzulei: avevamo uno zaino troppo pesante
23.04.1986: da Urzulei a Arcu Correboi – 9 ore lungo un altipiano
24.04.1986: da Arcu Correboi a Bruncu Spina 4:45 ore – In cima c’era ancora della neve, abbiamo montato la tenda sulla cima dalla quale si dominava un bellissimo panorama e mi sono alzato per vedere l’alba
25.04.1986: dal Bruncu Spina a Tonara 4:30 lungo il crinale spirava un forte vento
26.04.2014: da Tonara a Ortueri – ore 08:00 – molto bello il bosco di querce da sughero
27.04.1986 da Ortueri al Nuraghe Latzones nell’altipiano di Abbassanta – ore 08:00 circa – abbiamo seguito la strada provinciale fino ad Ula Tirso, poi una volta inoltrati nelle giungla di ferule, urginea fugax, zone palludose, muretti, cespugli e cardi selvatici, abbiamo incontrato una persona anziana che pascolava le sue mucche. Egli ci ha accompagnato al Nuraghe Latzones per ripararci dalla pioggia. Questo nuraghe era stato adibito a fienile e qui abbiamo trascorso la notte in una costruzione eretta 3.000 anni fa. Il pastore ci ha raccontato che durante la guerra ci aveva portato i suoi figli, quando gli americani avevano tentano di bombardare la diga del Tiroso.
28.04.1986; dal Nuraghe Latzones a S.Vero Milis -10:30 lungo l’altipiano
29.04.1986: da S.Vero Milis a Capu mannu – 4:30 – prima di arrivare a Capu Mannu siamo passati accanto a degli stagni nei quali c’erano dei fenicotteri e cavalieri d’Italia
30.04.1986: da Capu Mannu a Tharros lungo la cosa del Sinis – ore 06:00 – La costa del Sinis inizialmente si eleva in alte falesie di rocce ove abbondano cormorani, colombi selvatici, corvi, ecc. – siamo passati per la famosa spiaggia di is Arutas, un posto senza eguali, un lido composto unicamente da incredibili granuli di quarzo perfettamente tondeggianti del diametro di pochi millimetri di un bianco setoso Poi abbiamo oltrepassato i stagni di Mistras e per evitare le nuvole di zanzare abbiamo montato la tenda lungo la spiaggia e visitato le rovine fenice e romane di Tharros. Il tempo era splendido e dalla torre saracena ho assistito al tramonto.
Il giorno seguente giunti ad Oristano mi hanno raccontato del Il disastro di Černobyl’, era successo quattro giorni prima.