Seebergl-Aslalmen

Giro ad anello a Zösen

Dalla Bergmeisteralm a Zösen abbiamo seguito la forestale e il sentiero no 6 fino ai laghi di Seebergseen (breve pausa alla malga Schafstall a 2.323 metri, per vedere se la stufa di Karl, nostro caro amico sci alpinista era ancora intatta) poi abbiamo seguito una traccia che ci ha portato in cima ad un ripido canalone a circa 2.650 metri. Dato che la cresta che portava in cima al Seebergl era innevata e a tratti ghiacciata, abbiamo cambiato meta, Luciano e Peter sono saliti su un altra avancima a circa 2.750 metri, mentre io sono sceso per la valle che dava verso le malghe Aslalmen, una più piccola e molto essenziale e l’altra più grande e rinnovata. Dalla malga più bassa sono risalito per circa centocinquanta metri lungo una traccia che tagliava il ripido versante in ombra (un branco di camosci è sceso subito a valle), giunto dall’altro versante esposto a sud sono risalito fino alla croce nominata Wiesenkriazl (2.350 m), da qui sono sceso lungo la cresta erbosa abbastanza ripida fino al punto di partenza. Sia il Wiesenkraizl che la cima del Seebergl, percorsi da questo versante sono anche tracciati sci alpinistici. Poi dalla Rosa al maso Bergmeisteralm a goderci ottimi canederli di rape rosse e birra. Oggi temperature sopra la media, sembrava di stare ad inizio settembre.

Caso c’è di più bello che inoltrarsi nello sconosciuto. Le ultime gite che ho scelto e condiviso in parte con alcuni amici mi hanno fatto sempre più apprezzare percorsi non segnalati, senz’alcun segnavia dipinto su sassi e piante e senza omini di pietra. Non è che mi butto nello sconosciuto, senza aver prima studiato l’itinerario possibile, il più delle volte c’è anche l’intuizione e la voglia di rimettersi in gioco che mi spinge dall’allontanarmi dalle strade spianate. Se devo scegliere tra la salita su una cima segnalata e frequentata e la scoperta di una valletta sconosciuta, è la seconda opzione che mi affascina di più.

L’itinerario che ho scelto per questa gita lo gestivo man mano che scendevo dalla forcella. Questo versante lo avevo osservato attentamente circa una settimana fa dall’altra parte della valle, sia dalla Pearlwond che dal Gamslahnernock. Avevo notato una lieve traccia che partiva dalla Aslalm e che si ricollegava con lo spallone erboso che dava verso sud. L’unico dubbio che avevo, è che quel passaggio che era in ombra fosse gelato, ma avevo sempre l’opportunità di scendere a valle verso il casello che porta alla diga di Neves, non segnalato ma ben evidente. Mi interessava inoltre scoprire come fosse quel versante che porta alla cima del Seebergl, che viene ogni tanto percorso con gli sci. Le temperature piuttosto alte per la stagione, mi hanno permesso di passare tranquillamente per quella debole traccia, senza problemi. Cosa dire del possibile tracciato sci-alpinistico: abbastanza ripido e con qualche traverso su versanti da non sottovalutare.

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