Monte Pore

Monte Pore m. 2.405 dal rifugio Fedare

Caratteristica cima a forma piramidale che appartiene al gruppo del Nuvolau e domina i paesi di Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia.

Breve salita lungo la cresta orientale e bella discesa diretta abbastanza ripida su ottima neve primaverile verso le malghe di Masonadie, poi ripellata per tornare al Fedare.

„Il sentiero selvatico“ il nuovo libro di Matteo Righetto

Tina è indiscutibilmente un’”indigena”, un’anguana, una sciamana, nata con un legame così forte con la sua terra e con la natura in cui è cresciuta, da scegliere di diventare una “selvatica”. Obbedisce al richiamo fortissimo del Monte Pore e di tutte le montagne, i boschi, gli animali intorno al paesino di Larcionèi, in Fodòm, nome ladino dell’odierno Livinallongo, nelle Dolomiti Bellunesi, teatro di cruente battaglie per il possesso del Col di Lana durante la Prima guerra mondiale. L’adolescenza di Tina si svolge in quel periodo durissimo in cui, come molti ladini, vive da sfollata in Val Badia mentre l’amato padre combatte al servizio dell’imperatore austriaco, per poi ritrovarsi italiana, come tutti gli abitanti della Ladinia e in generale dell’ex Tirolo. E in più deve subire l’ostilità della sua comunità, che la considera una “stria” da quando a 10 anni era misteriosamente sparita per una notte nel giorno dei morti, mentre da un mese imperversava una pioggia incessante.

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